Orlando e Astolfo nell’incanto della maga Voltiera

8 Novembre 2024 21:00 - 9 Novembre 2024 22:00 Museo internazionale delle marionette A. Pasqualino

XLIX Festival di Morgana

Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino

Venerdì 8 novembre ore 21.00

Sabato 9 novembre ore 21.00

Orlando e Astolfo nell’incanto della maga Voltiera

Copione di Alessandro e Fiorenzo Napoli

Marionettistica Fratelli Napoli

Orlando e Astolfo nell\’incanto della maga Voltiera

Morto Almonte d’Asia per mano del giovane Orlando, prosegue in Aspromonte la guerra contro i cristiani recata dall’imperatore Agolante di Biserta. All’interno di questa cornice, si consuma uno degli episodi più tragici e commoventi dell’Opera dei pupi catanese. Compiono le loro prime imprese di giovani cavalieri Orlando, destinato a essere l’invincibile campione della Cristianità, e il suo avventuroso cugino Astolfo, da subito oggetto del desiderio e preda della bellissima maga saracena Voltiera. E così, mentre Orlando si distingue in battaglia, Astolfo viene allontanato dal campo cristiano e segregato dalla maga in un giardino incantato, nel quale ella lo annega in un paradiso di delizie e facendogli dimenticare i suoi doveri di cavaliere. Ma alla magia pericolosa e cattiva della maga Voltiera si contrappone la magia rassicurante e buona del negromante Malagigi, sempre vigile sulle sorti dei cristiani. Egli, da incognito, fornisce al cugino Orlando il mezzo per liberare Astolfo dall’incanto della maga. A Voltiera, privata del suo bell’amante, non resta che proferire una terribile profezia e operare un altrettanto terribile incantesimo, coi quali segnerà il futuro destino dei due paladini: “Orlando, tu che tanto disprezzi l’amore di donna, un giorno t’innamorerai, andrai ramingo per il mondo e sarai pazzo e furioso per una bella saracena! A te, o Astolfo, tolgo la forza e ti resta il coraggio!”
Compagnia Marionettistica Fratelli Napoli. Rappresenta l\’antica tradizione dell\’opera dei pupi catanese. Don Gaetano Napoli fondò la compagnia nel 1921, affidandola successivamente ai tre figli Pippo, Rosario e Natale. I Napoli, oltre a proporre spettacoli con recita a soggetto, rappresentano testi basati sulla tradizione degli antichi canovacci nei quali una moderna drammaturgia dell\’opera dei pupi riesce a tener conto delle regole tradizionali di messinscena. Sulla base di codici tramandati da padre in figlio, il sentimento si fa gesto, comunicazione, arte. Le scene, le armature, i costumi, i suoni e quella \”improvvisazione\” quale essenziale momento artistico contribuiscono ulteriormente alla creazione del rapporto pubblico-attore e della particolare \”magia\” teatrale, che sono caratteristiche fondamentali dell\’opera dei pupi.