Mutu cu sapi u jocu
Teatro d’immagine
III capitolo della Trilogia P3- coordinate popolari
di Giuseppe Provinzano
co-produzione Associazione Babel crew, Associazione per la Conservazione Tradizioni popolari e Museo Pasqualino
venerdì 17 novembre | 22:30
sabato 18 novembre | 22:30
domenica 19 novembre | 21:00
Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino
Coreografie: Simona Argentieri
con Federica Aloisio e Roberto Galbo
Ambiente scenico: Petra Trombini
Mutu cu sapu u jocu è il 3zo capitolo che conclude la trilogia P3-coordinate popolari, la trilogia che ha declinato attraverso i linguaggi scenici contemporanei il patrimonio drammaturgico di Giuseppe Pitrè.
Dopo la fiaba U pappaiaddu ca cunta 3 cunti trasformata in un cunto dalla lettura a più livelli con l\’utilizzo del live painting digitale, dopo aver tentato con successo l\’esperimento di uno spettacolo dall\’approccio performativo quale é Comu Veni Ferrazzano , che si pone al pubblico attraverso il gioco del tocco delle vecchie taverne facendogli scegliere tra più di 35 cunti per uno spettacolo sempre diverso, concludiamo la trilogia cercando di declinare attraverso i linguaggi della danza contemporanea quella fetta di studi che Pitrè ha dedicato ai giochi tradizionali e i giochi di strada.
Una performance multidisciplinare tra narrazione e danza contemporanea, dove a Ferrazzano, personaggio dell\’opera di Pitrè, train d\’union della trilogia, è dato il compito di condurci nei giochi di strada, laddove i 2 performer attraverso un movimento del corpo non didascalico né mimico ne restituiscono l\’essenza, in una piazza simbolica che e\’ tutte le piazze del mondo. Un esperimento multidisciplinare che trova le sue radici drammaturgiche nella raccolta dei Giochi fanciulleschi di Giuseppe Pitrè, un testo che racconta regole, dinamiche e curiosità di quei giochi sociali che hanno fatto la storia dei giochi e che si muovono oggi giorno in assoluta controtendenza nei confronti delle nuove generazioni troppo attratte dal gioco virtuale. Un lavoro che vuole invadere gli spazi non convenzionali, che li riempia di ritmo, movimento e storie … spazi vuoti che, alla fine, resteranno pregni della necessità di recuperare il valore sociale di un gioco.
Mutu cu sapi u jocu chiude dunque una trilogia che ha mosso i suoi passi aumentando il livello di difficoltà e conoscenza dell\’opera di Pitrè di capitolo in capitolo, veicolando nei primi 2 capitoli l’opera nella sua essenza più pura per gradualmente verso una contemporaneità della rappresentazione.
L’associazione Babel nasce nel 2011 con lo scopo di creare un ambiente associativo e culturale che confronti e promuova diversi linguaggi, professionalità, prospettive e progettualità. Babel si occupa di nuovi linguaggi contemporanei nel teatro, la drammaturgia, la danza, il cinema, il documentario, la musica dal vivo, l’organizzazione di eventi culturali, la formazione artistica e tecnica professionale e di base, la comunicazione, la progettazione artistica e in ambito sociale.
Babel è una crew di artisti e professionisti appartenenti a diversi settori dell\’arte e della cultura, che mirano a una sempre più varia e diversificata creazione di iniziative culturali.
Babel dà ad ogni artista/professionista la libertà di muoversi nel suo campo e nelle sue competenze, ricevendo sostegno, collaborazione, merito e riconoscimento.
Babel vede la diversità dei linguaggi come motivo di accrescimento e di confronto e la complementarità delle professionalità come moltiplicatore del potenziale.
Babel vuole confrontarsi con quanti più linguaggi possibili, per non essere mai uguale a sé stessa e per non ridursi mai a una bestia da stile.
Babel è un’impresa di produzione under 35 riconosciuta dal MIBACT ad avvalersi sul F.U.S. (Fondo Unico Spettacolo) per il triennio 2018\\2020: oltre ai 14 soci che ne compongono di fatto la crew, vi operano circa 20 tra attori, danzatori, musicisti e altri operatori dello spettacolo dal vivo. Produzione e direzione artistica, tecnica, organizzativa, amministrativa, comunicazione e progettazione compongono il know-how della crew.
Babel sogna, immagina, progetta, costruisce, incontra, si scontra, cresce, si modella, si sforza, lavora.
Babel è una compagnia, un gruppo, una squadra, un\’équipe.
Babel è una banda, una troupe, una ciurma, un coro.
Babel opera a e da Palermo, allo Spazio Franco – laboratorio per la creazione contemporanea sito nel Padiglione 18 dei Cantieri Culturali della Zisa.
Babel ha soci a Palermo, Roma, Padova e Barcellona. Altri soci ci sostengono da Milano, Edinburgh, Berlin, Helsinki, Norwich.
Babel sostiene chi lotta e lavora per cercare nuovi modelli di produzione culturale e sociale con onestà, forza e determinazione.
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