a seguire lo spettacolo dal titolo \”Don Chiaro\”
messo in scena dalla compagnia marionettistica Fratelli Napoli
Sabato 5 marzo 2022 ore 21.00
Domenica 6 marzo 2022 ore 18.00
Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
Il 28 febbraio di quest’anno ricorre il primo anniversario della morte di Nino Amico, figura di imprescindibile spessore per la storia dell’Opira dei pupi siciliana e in particolare catanese. Nato nel 1932 dai parlatori Pasquale e Giuseppina Trombetta, Amico è nipote del grande puparo Raffaele Trombetta e pronipote di Gaetano Crimi, il «padre fondatore» dell’Opira catanese.
Acquisisce dal padre l’arte della costruzione delle armature e poi, nel teatro di don Gaetano Napoli, affina le sue qualità di maniante e parlatore, completando contemporaneamente gli studi di Medicina.
Negli anni Sessanta e Settanta del Novecento, Nino Amico formula il suo progetto di «riforma» dell’Opera dei pupi e mette in pratica, d’accordo con Natale Napoli e la sua compagnia, la modifica della struttura tradizionale degli spettacoli, rinunciando alla serialità. Introduce inoltre per la tradizione catanese i «pupi piccoli», alti 80 centimetri, per facilitare la messinscena degli spettacoli al di fuori delle sale teatrali.
Un mese prima della sua morte, Amico ha voluto donare al Museo delle Marionette la sua prestigiosa collezione, che verrà presentata sabato 5 marzo.
“Sono molto emozionata nel ricordare in questo modo il medico e l’artista. Con la sua decisione di donare i pupi creati da lui, mentre era in vita, al Museo Pasqualino – afferma Lucia Curia, moglie di Nino Amico – mio marito ha fatto in modo che continuassero a vivere. Un dono alla collettività che mostra il suo modo di essere speciale, senza mai ostentare”.
In questa occasione, sabato 5 marzo alle 21 al Museo Pasqualino, la Marionettistica dei Fratelli Napoli di Catania metterà in scena lo spettacolo Don Chiaro. Lo spettacolo, che rappresenta storicamente il “manifesto” del suo programma di teatro, sarà replicato anche domenica 6 marzo ma alle 18.
\”Siamo felici di mettere in scena il Don Chiaro di Nino Amico. Uno spettacolo – affermano Alessandro e Fiorenzo Napoli – che segnò da parte della nostra compagnia l\’adesione alla sua maniera di intendere l\’Opera dei Pupi per avvicinarla al pubblico contemporaneo. E siamo felici di farlo al Museo Pasqualino, che è il luogo più adatto per riconoscere i grandi meriti di Nino Amico\”.
Sinossi
Secondo la Storia dei Paladini di Francia di Giusto Lodico e secondo le sue fonti narrative medievali, il duca Girardo di Frata durante il regno di Pipino il Breve era stato investito del feudo di Borgogna. Morto Pipino, Girardo non riconosce Carlo come re di Francia. La controversia dura alcuni anni finché, per i buoni uffici di Don Chiaro, Girardo si impegna a servire Carlo e manda come suo ambasciatore il fratello Don Buoso. Gano di Magonza, per suscitare la rivolta di Girardo, fa assassinare Don Buoso. Girardo, alla notizia della morte del fratello, scatena la guerra contro Carlo. L’esito incerto del conflitto induce Girardo a risolvere la contesa con un duello a morte fra Orlando e Don Chiaro.
Sebbene fra i due cavalieri ci siano state antiche ragioni di ostilità, Orlando accetta la sfida per onorare il suo stato di comandante generale, ma in cuor suo non vorrebbe uccidere Don Chiaro. Sa di essere invulnerabile come Achille e dotato dal Cielo: chiunque gli resiste, dopo tre giorni, cade morto. Durante lo scontro, Orlando svela all’amico – nemico tale sua virtù, ma Don Chiaro non si arrende e muore implacabilmente colpito da Orlando. Il lavoro, che si rifà alla sceneggiatura a soggetto degli upiranti tradizionali, invita a una breve considerazione: le fonti letterarie dell’Opira dei pupi e la cultura dei valori cristiani, mediate dall’attività dei pupari, tramandavano ai ceti popolari, quale che fosse il grado di istruzione degli uni e degli altri, lo stimolo, seralmente reiterato, alla riflessione sull’insegnamento evangelico.
L’iniziativa è organizzata dall’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari in qualità di soggetto referente della \”Rete italiana di organismi per la tutela, promozione e valorizzazione dell\’Opera dei pupi – #OPERADEIPUPI.IT#\” ed è finanziata dal Ministero della Cultura, Legge 20 febbraio 2006, n. 77 – progetto \”L’opera dei pupi siciliani: pianificazione strategica, trasmissione, valorizzazione\”.